Reggio Emilia, 19 maggio 2022 - Premessa doverosa: la stagione dell’Unahotels merita un grande applauso, al di là dell’esito infausto, peraltro come da pronostico, della sfida dei Quarti playoff con l’Armani. Sconfitta in finale d Fiba Europe Cup da un’avversaria dal budget nettamente più alto e caratura tecnica decisamente superiore, in serie A, dopo cinque anni, la Pallacanestro Reggiana è tornata a giocare la post-season, da settima classificata. Posizione che l’ha portata a scontrarsi con la principale candidata allo scudetto insieme alla Virtus Bologna. Per di più la formazione reggiana ha disputato l’ultima parte dell’annata, compreso il confronto coi meneghini, dovendo scontare tre importanti assenze, tra cui quella di capitan Candi e del suo principale terminale offensivo, Olisevicius.
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In questo quadro per vincere la serie con l’Olimpia sarebbe servito un gigantesco miracolo, e per vincere almeno una gara un’impresa straordinaria, cosa che Reggio, nelle attuali condizioni, non era in grado di fare. Finisce così 3-0 a favore della Messina band il confronto, e anche l’avventura dell’Unahotels nel campionato 2021/2022. Nonostante le difficoltà oggettive Reggio prova a partire con piglio ma Milano vuole chiudere il conto e tenta sin dal primo quarto di piazzare le sue spallate. L’Unahotels si tiene a galla col carattere ma chiude il primo quarto a -8. L’avvio di secondo periodo vede, come era lecito peraltro attendersi, la truppa di Caja faticare ancora moltissimo contro la soverchiante superiorità in termini fisici e tecnici degli avversari. Con qualche sparuta iniziativa la Pallacanestro Reggiana riesce a restare, nella sostanza, in partita, ma l’Armani allunga minuto dopo minuto (18-35 al 5’, 23-41 all’8’) prima del +16 con cui i meneghini approdano all’intervallo lungo.
Alla ripresa del confronto l’Olimpia chiude una partita il cui esito, peraltro, non era veramente mai stato messo in discussione. Con un’altra vigorosa spallata frutto di meccanismi oliati in fase offensiva e un’altissima intensità in retroguardia, la corazzata lombarda supera le venti lunghezze di margine, con Baldi e Rossi e compagni che continuano a lottare, secondo le loro possibilità, ma non riescono mai a impensierire i quotati avversari. Gli ultimi 10’, che si aprono con il tabellone a segnare 41-70, sono pura accademia in attesa della sirena finale e dei meritati applausi, per le gesta di questi mesi, del pubblico biancorosso dell’Unipol Arena ai propri beniamini.
Il tabellino
UNAHOTELS: Thompson 9, Hopkins 4, Baldi Rossi 10, Strautins 12, Crawford, Cinciarini 8, Johnson 4, Larson 12. N.e.: Colombo e Soliani. All.: Caja. ARMANI: Grant 7, Erba, Rodriguez 11, Ricci 5, Biligha 12, Hall 13, Baldasso 6, Shields 11, Alviti 2, Hines 4, Bentil 16, Datome 2. All.: Messina Arbitri: Roberto Begnis, Beniamino Attard, Alessandro Martolini Parziali: 13-21, 27-43, 41-70 Note: tiri da 3: Unahotels 7/31, Armani 10/25; tiri liberi: Reggio Emilia 12/20, Milano 13/17.